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  • Antonio Nicita

Quale Rai?

Il dibattito politico e regolatorio é maturo per una seria riforma della Rai volta a rilanciare un servizio pubblico di qualità, liberato dalla schiavitù dell’audience, che possa essere il grimaldello per una riforma complessiva del settore televisivo e apra a una vera rivoluzione nella produzione culturale multimediale italiana. Del resto, non si può pensare di toccare un pezzo importante come la Rai lasciando tutto il resto costante. È del tutto evidente che cambiando la Rai a fattori invariati si sposterà un flusso importante di risorse pubblicitarie sulle altre realtà e quindi o si rafforzeranno i player dominanti o se ne creeranno di nuovi. Facendo interagire l’intervento sulla Rai con il tagliando sulle posizioni dominanti che Agcom è chiamata a fare sui diversi mercati free, pay e in prospettiva sull’on line, si potranno determinare le nuove regole per una riforma complessiva di sistema.

Il mio intervento al seminario Pallacorda qui.

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